Essere mamma in carriera oggi

Various

Quando ero più giovane e chiedevo a mia sorella di fare qualcosa insieme, di uscire, di partire, fare un viaggio o semplicemente di andare al cinema, lei mi rispondeva regolarmente: «Ho la bimba, e se e si sveglia e non mi trova… poi fa i capricci se non ci sono…»

Sinceramente non capivo come un esserino di tre anni o poco più potesse condizionare così tanto la vita di mia sorella. La prendevo in giro, le rispondevo che era esagerata, che era “vecchia dentro” e che non aveva voglia di stare con me.

Spesso, però, anche le donne che incontravo in coaching mi dicevano che non potevano frequentare il corso perché non sapevano come gestire il proprio figlio. Io diventavo matta, pensavo che non fossero motivate a fare il corso e che adducessero delle scuse belle e buone.Infatti, la maggior parte delle mie clienti sono donne in carriera, che ricoprono ruoli di primo piano a livello manageriale, perciò ben abituate a gestire il loro tempo nel modo migliore.

Poi, otto anni, fa anch’io sono diventata mamma per la prima volta e tutto è cambiato.

Da un momento all’altro ero sempre al telefono con mia sorella o con la mia mamma a chiedere consigli di ogni genere. Non avevo mai voglia di staccarmi dal mio pargolo e tutto il mio mondo girava intorno a lui. La mamma: un nuovo ruolo, una parola che mi riempiva il cuore ogni volta che ci pensavo o la sentivo pronunciare dal mio bambino. Ma diciamocela tutta: è il ruolo più difficile del mondo!!! Tuttavia, tanto è complicato essere genitore, quanto è bello. In questo ruolo, infatti, sono soddisfatti molti dei nostri bisogni da adulti:

* Amore: quello che tu dai a tuo figlio e quello che lui da a te, incondizionatamente.
* Importanza: un esserino che vive solo per te, ti vede come il suo più grande eroe ed è convito che tu sappia tutto e sempre.
* Varietà: un bambino è in costante evoluzione, ogni giorno sono nuove scoperte, nuove sfide e nuovi traguardi. Per lui e per te.
* Sicurezza: essere la guida di qualcuno ti permette di sentirti sicuro di te, di ciò che vuoi trasferire. Ovvio, fino a una certa età.
* Crescita e contributo: crescere un figlio è il miglior modo per mettersi in discussione, evolversi, imparare cose nuove di te e del mondo che ti sta attorno; poter contribuire nel crescere un essere umano non ha prezzo.

Per questo, alcune donne affermano che essere genitore soddisfa tutti i loro bisogni.
Allora perché devo dedicarmi ad altro?
Perché non sempre questi bisogni sono soddisfatti appieno o in maniera positiva. Spesso la nostra evoluzione si restringe a pappe, pannolini, asili, scuole, compiti, palestre, piscine, parchi e capricci che ci fanno ammattire.

mamma-valigiaE così organizziamo male il nostro tempo: la priorità sono sempre e solo loro. Alcune volte è difficile fare la scelta giusta di fronte a quegli occhioni che ti guardano furbetti: talvolta facciamo la scelta più conveniente perché siamo stanche (e quante volte siamo stanche!).
Altre volte, invece, non siamo d’accordo con le scelte educative del nostro partner o dei nonni o di chi li gestisce per noi, ma per evitare discussioni stiamo zitte e ingoiamo il boccone.
Altre ancora non sappiamo come dosare il mostro genitore normativo con quello amorevole e accogliente.

Fare il genitore senza avere degli strumenti non è facile. La parola “equilibrio” diventa una chimera e tutto d’un tratto quella che era la cosa più bella della nostra vita diventa quella che ci fa stare peggio in assoluto.

Ma allora, come conciliare il ruolo di mamma e di donna in carriera?

Devo capire che IO sono la persona più importante e che è giusto che IO mi prenda del tempo per me che prima di tutto sono una donna. Devo imparare a gestire il mio equilibrio tra vita personale e professionale e fare di entrambe un momento di crescita.

Ora: chiediti quali sono i ruoli che svolgi nella tua vita:

mamma
moglie
sportiva
professionista
figlia
amica
donna
compagna

E chiediti quanto sei soddisfatta di ciascuno di questi ruoli. Valuta ciascuno di essi con una valutazione da 1 a 10 e chiediti che cosa dovresti imparare per gestire con più EQUILIBRIO e SODDISFAZIONE i tuoi ruoli. Ma devi essere sincera con te stessa altrimenti non servirà nulla.

Se la risposta in più della metà dei ruoli è appena sufficiente allora bisogna rimboccarsi le maniche e fare qualcosa.

Francesca Romano

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